E’ cominciato con un tonfo sordo sul soffitto sovrastante la sala riunioni, al lavoro. Ci siamo girati tutti, ma non era crollato nulla (peccato, un diversivo ogni tanto, il venerdì pomeriggio…). Poi, all’improvviso, sentiamo strani ticchettii vicino alle finestre, e notiamo dei fili elettrici scendere lentamente. Ecco spiegato il mistero: stavano montando le luci di Natale. Tutto a posto allora, tutto regolare, niente di strano. A parte l’insignificante dettaglio che oggi è il 6 novembre, e Natale arriva fra una cinquantina di giorni…

La foto è stata gentilmente fornita da Angelo, che evidentemente per le foto ha una certa passione. Si vedono i fili con le lucette che molto presto, troppo presto (quanta corrente consumata inutilmente…), cominceranno ad accendersi, non ricordo più se ad intermittenza o fisse. Ricordo però il fastidioso ticchettio prodotto dallo sbattere delle luci che oscillano per il vento e che negli anni passati ci ha fatto sempre temere l’arrivo delle festività natalizie. A parte il problema del rumore, c’è da riflettere sulla questione dell’anticipo. Pensandoci bene, però, anche i centri commerciali si attrezzano per il Natale molto ma molto prima della festività. Perché, ragazzi, il Natale quando arriva arriva. E bisogna farsi trovare preparati, mica si possono comprare i regali all’ultimo minuto come degli sfigati. Bisogna correre, muoversi, approfittare delle offerte (?), cogliere l’attimo, comprare una ventina di panettoni (magari sono quelli dell’anno scorso, ma tanto non scadono, e pure se scadono sono da regalare, chissenefrega). Bisogna prendere stecche di cioccolata, bustone di dolciumi, addobbi per l’albero, ah già pure l’albero, presepe, candele per fare atmosfera. Non si può certo arrivare in ritardo. Quindi meglio arrivare in anticipo. Così poi di Natale non bisognerà più preoccuparsene, un bel giorno ci sveglieremo, sarà il 25 dicembre, baci abbracci scambiamoci i doni, la festa è finita andiamo in pace. E, per cortesia, datevi una mossa, che poi arriva Pasqua…