Centro Equestre Internazionale a Caldogno: la lettera anonima recapitata ai cittadini

Molti cittadini di Caldogno se la sono trovata nella cassetta della posta poco prima del weekend delle votazioni per le amministrative di pochi giorni fa: una lettera anonima indirizzata al primo cittadino del comune. Era in mezzo alle molte (temo troppe, una vera tempesta di carta!!) lettere degli appartenenti alle liste elettorali, e ha causato numerose polemiche. Nel suo testo si parla del Centro Equestre Internazionale.

Nonostante l’autore dichiari una sua non appartenenza alle liste elettorali, mi sembra piuttosto evidente l’intento del mittente, che tra l’altro, ad elezioni terminate, si può dire sia fallito. Un testo simile distribuito a poche ore dal voto non può che avere uno scopo politico. Se fosse stata recapitata in un altro periodo avrebbe potuto avere un significato differente, più incisivo relativamente all’argomento trattato. Ma, per altri versi, se ne sarebbe parlato anche meno. Ho aspettato che il risultato elettorale fosse definitivo prima di pubblicare l’articolo con la lettera. Quando ho cominciato a scrivere sull’argomento Centro Ippico a Caldogno non ho in tutta sincerità riflettuto sulla possibilità che idee ed osservazioni espresse potessero farmi accostare ad un gruppo/partito piuttosto che ad un altro. E questo perché, dal mio punto di vista, non si tratta di una questione politica. Qui stiamo parlando di un comune con poco più di 10000 anime, non del governo centrale italiano. A questi livelli gli (eventuali) schieramenti politici secondo me contano poco. Servono persone che facciano, che si adoperino per i problemi del territorio comunale e per le prospettive che un comune può avere. Faccio i miei personali auguri al sindaco che è stato appena rieletto con una maggioranza indiscutibile. E a tutti dico che è proprio perché non ho intenzione di andarmene da Caldogno ( per lo meno non a breve, poi nella vita mai dire mai 🙂 ) che scelgo di pubblicare la lettera. Del centro equestre se ne deve parlare, nei giusti modi, con i giusti toni. E se poi lo si realizzerà, che lo si faccia bene!

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