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sacrario militare di Asiago

Sacrario militare di Asiago

Il Sacrario militare di Asiago raccoglie oltre 50000 salme dei caduti che combatterono sul fronte dell’Altipiano dei Sette Comuni.


 

Il sacrario viene chiamato anche con il nome Leiten, che corrisponde al monte su cui è stato costruito, e si trova a ridosso del comune di Asiago. Dopo la sua costruzione, avvenuta in periodo fascista, vennero spostati i resti di tutti i caduti sparsi per i cimiteri minori dell’altipiano.

 

Forte Interrotto

Forte Interrotto è un esempio di fortezza difensiva italiana costruita con logiche che si rivelarono poi superate negli anni della Grande Guerra.


 

Il forte si trova a Camporovere di Roana, in provincia di Vicenza, ed è sufficiente dargli un’occhiata per notare la somiglianza con un castello. Fu usato essenzialmente come punto di osservazione sia dall’esercito italiano che da quello austroungarico.

 

Forte Verena

Forte Verena

Il Forte Verena è una delle numerose fortificazioni costruite dall’esercito italiano prima e durante la Grande Guerra per difendersi dagli attacchi dell’esercito austro-ungarico.


 

Il forte, che si trova sull’altipiano di Asiago in provincia di Vicenza, è famoso per essere stato il luogo da dove è partito il primo colpo di cannone della Grande Guerra sparato dall’esercito italiano contro le postazioni nemiche. Si trova a oltre 2000 metri di altitudine sulla cima del Monte Verena ed è un ottimo punto di osservazione sull’altipiano.

ecomuseo Monte Piana e Monte Piano

Ecomuseo del Monte Piana e Monte Piano

L’ecomuseo del Monte Piana e Monte Piano si trova sulle dolomiti di Sesto al confine tra le province di Belluno e di Bolzano. E’ uno dei luoghi più noti  interessati alle vicende della Grande Guerra svoltesi nel Cadore.


 

Il numero di caduti di entrambi gli schieramenti tra il 1915 e il 1917 superò i 14000 uomini. Vi si svolse la cosiddetta guerra di trincea, che divenne tristemente famosa proprio durante la Grande Guerra. Divenuto museo storico su iniziativa di un colonnello austriaco, oggi viene gestito da una fondazione. Ne consiglio la visita per poter apprezzare di persona cosa significava la vita in trincea. La giornata in cui ho fatto le foto era tutt’altro che bella, ma del resto i soldati caduti un secolo fa in questi luoghi non vennero certo qui per ammirare il paesaggio circostante, nonostante il paesaggio dolomitico circostante sia senza dubbio mozzafiato.