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Centro Equestre internazionale a Caldogno: rischi ed opportunità

L’ho saputo qualche settimana fa, da un collega di lavoro che, come me, abita a Caldogno ma che evidentemente era più informato di me sulla questione. Vogliono costruire un centro equestre internazionale. Anzi, mi correggo: lo stanno già costruendo. Da quando ho avuto la notizia ho cercato in rete quali informazioni ci fossero sull’argomento, scoprendo che ce n’è a sufficienza per ricostruire un po’ tutta la storia. Proviamo a fare chiarezza.

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Esondato il fiume Bacchiglione – Vicenza – 1 novembre 2010

In seguito alle forti e incessanti piogge che si sono abbattute sul vicentino, e non solo, da sabato 31 ottobre 2010, il fiume bacchiglione ha superato gli argini in vari punti della provincia. Ci sono segnalazioni di acqua in strada al ponte di Cresole (Caldogno) e al ponte degli Angeli in pieno centro. Vicentini, correte a prendere stivali e sacchetti di sabbia.


CRESOLE – CALDOGNO – VICENZA


PONTE DEGLI ANGELI, VICENZA

Vicenza, i colli berici e i cerbiatti

Capita spesso in queste zone, e sempre con le stesse modalità. Il
buio, un’ombra che esce dal bosco, un botto e una vittima. Un cerbiatto
salta in mezzo ad una strada dei colli berici
mentre stà passando un’auto. L’impatto è inevitabile, l’animale muore
sul colpo. Colpe? Non credo, non è bello da dire ma sono cose che
capitano.

Non si può spiegare ad un cerbiatto che quella striscia grigia è
pericolosa, che va attraversata con attenzione. Difficile limitare la
velocità delle auto, sotto soglie già limitate in certe zone anche per i
vari sali scendi. Stà di fatto che quando ci sono questi incidenti
tutti ci perdono. Ci perde l’animale, che spesso ci rimette con la vita
(obiettivamente è quello che ci perde di più). Ci perde il pilota
dell’automobile che si ritrova come minimo con danni alla carrozzeria.
Ma può capitare anche qualcosa di più serio, se ad esempio capita a
piloti di ciclomotori. Si può dire che è un problema di cui però non si
sà bene di chi sia la colpa. Se c’è un sovraffollamento di cerbiatti nei
colli berici quante soluzioni ci possono essere? Immagino che la più
semplice sia limitare la popolazione consentendo ai cacciatori di
abbatterne un certo numero. Io non sono un cacciatore, non ho intenzione
di diventarlo, e questo articolo non riguarda il tema della caccia, con
tutti i punti di vista che lo riguardano, soprattutto in una regione
come il veneto in cui i cacciatori sono numerosi. Non credo di possa
prendere in considerazione lo spostamento di alcuni esemplari in altre
zone, e non mi pare ci siano predatori in queste zone. Del resto non
conosco cifre relative al numero di cerbiatti presenti sui colli berici.
Mi viene in mente che magari è possibile tenere i cerbiatti lontani
dalle strade (non tutte, le più trafficate) con qualche tecnica che li
spaventi. Penso al caso dei colombi che vengono tenuti lontani da zone
dei centri abitati facendo volare dei falchi addestrati. Ora, non sò
cosa potrebbe spaventare i cerbiatti, ma magari ci sono soluzioni di
questo genere. Qualcosa si potrà pur fare, per evitare di investire
questi animali che tutto si può dire tranne che cerchino una fine
simile.